Una Nuova Oggettivita

September 1, 2020

By Stefano Caggiano

 

Il design postmoderno è nato in Italia in risposta a una crisi di fiducia nei confronti della modernità. Alla fine della seconda guerra mondiale, il progresso industriale aveva assunto il ruolo di volano per lo sviluppo del paese garantendo la diffusione su larga scala di prodotti altamente innovativi. La prima crisi energetica dal dopoguerra, che investì i paesi occidentali all’inizio degli anni Settanta, segnò una battuta d’arresto per l’entusiasmo con cui si erano adottati gli stili di vita della modernità, ponendo in discussione il fatto stesso che fosse l’industria, con il suo impatto ambientale e sociale, a costituire il mezzo ideale per il progresso verso una società più libera e felice.

È su questo retroterra che emerge, negli anni Ottanta, la cultura postmoderna, caratterizzata da una presa di distanza nei confronti dei codici modernisti e dei valori ciecamente ‘razionali’ su cui essi si fondavano. I linguaggi postmoderni, segnati dal recupero del colore e della decorazione, rappresentarono in tal senso una deliberata inversione delle regole del progetto dell’epoca industriale: laddove questo aveva predicato austerità strutturale e cromatica, il postmoderno evitava con meticolosa spontaneità la razionalizzazione del prodotto, preferendogli invece composizioni sbilanciate e dissonanze cromatiche.

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